sabato 8 giugno 2013

Associazione Trombonisti Italiani

Il 17 giugno del 2012 è stata costituita l' “Associazione Trombonisti Italiani” (A.T.I.) e il 22 aprile del 2013 è stata ufficialmente presentata in rete.
 
Alcuni membri del forum del trombone (Trombone Italia Magazine http://www.iltrombone.it/portale/) hanno deciso che era ora di iniziare una nuova avventura, non più un gruppo di persone che si incontrano su un forum, chiacchierando, scambiando pareri, consigli e informazioni, ma una vera e propria associazione, che abbia la possibilità di portare avanti un progetto che da singoli individui sarebbe impossibile.

Lo scopo dell'associazione è riassunto nello statuto approvato nella prima assemblea:
L'Associazione Trombonisti Italiani ha scopi puramente culturali, scientifici, tecnici e divulgativi e si propone di promuovere iniziative per:
a) censire e riunire tutti i soggetti interessati al Trombone, siano essi studenti, professionisti o dilettanti in uno qualsiasi dei suoi aspetti (Musica Jazz, Classica, Bandistica o Contemporanea);
b) patrocinare, coordinare e raccogliere studi e ricerche sulle tecniche esecutive del Trombone, nelle differenti tradizioni anche internazionali;
c) promuovere ed incrementare rapporti e scambi con analoghe Associazioni straniere;
d) organizzare, promuovere, pubblicizzare e divulgare presso i propri Soci, incontri, convegni, corsi, concorsi e quant'altro venga ritenuto importante per gli scopi che l'Associazione si prefigge, anche tramite Associazioni straniere;
e) promuovere viaggi a scopo di studio e di incontro con altri trombonisti, mediante l'ausilio di strutture esterne;
f) promuovere, organizzare e collaborare alla realizzazione di pubblicazioni di qualunque natura riguardanti il Trombone e curare l'edizione in lingua italiana di testi esteri considerati di valore e d'interesse per la divulgazione degli scopi associativi.

venerdì 7 giugno 2013

Analisi di un solo - Rosolino "Now's the time"

Translated and published with permission - adattamento della traduzione autorizzata dall'autore, David Wilken (coordinatore di Jazz Studies alla Università della North Carolina e Reviews Editor dell’ Online Trombone Journal).

Questa trascrizione del solo di Rosolino su "Now's the time" con il gruppo Supersax, mostra il suo stile e la maestria tecnica. Il suo fuoco creativo e l'energia sono pervasivi in tutto il pezzo. Esempi della tecnica "against the grain" si possono trovare in tutto il brano, come nelle misure 13-14.

giovedì 6 giugno 2013

(Bio) Al Grey


Albert Thorton “Al” Grey nacque il 6 giugno 1925 a Aldie in Virginia. Aveva tre mesi quando la sua famiglia si trasferì a Pottstown, Pennsylvania, a nord di Philadelphia. Iniziò a suonare all'età di quattro anni la tromba del padre poi a scuola, a causa della mancanza di soldi, suonò il flicorno baritono datogli in prestito dall'istituto. Alle scuole medie passò al basso tuba in Mib e alle superiori quello in Bb. Il direttore della banda scolastica suonava il trombone e il giovane Al si innamora di quel suono e si innamora anche del jazz ascoltando Armstrong e Basie pur non potendo suonarlo in casa a causa della religione della sua famiglia.
Durante la seconda guerra mondiale viene arruolato in Marina e inviato al Great Lakes Naval Training Center dove erano di leva molti musicisti professionisti. Il basso tuba era diventato obsoleto per il jazz in quel momento e così inizia a suonare il trombone nella banda militare.
Da Great Lakes viene trasferito nel Massachusetts in un deposito di munizioni e poi a Grosse Pointe in Michigan vicino a Detroit. Qui passava le serate a suonare nelle jam session nei locali notturni.
Nel 1946 appena tre giorni dopo il congedo inizia il suo percorso nella band di Benny Carter.
Benny Carter si trovava in città e J.J. Johnson aveva appena lasciato la band, aveva bisogno di un trombonista e aveva sentito che Al Grey era abbastanza conosciuto intorno a Detroit. Appena sciolta la band di Carter entra in quella di Jimmie Lunceford al posto di Trummy Young (al  quale si era ispirato) e poco più di un anno dopo entra prima nella band di Lucky Millander e poi con Lionel Hampton. Comincia a registrare negli studi di New York poi dal 1956 al 1957 lavora nella big band di Dizzy Gillespie. I concerti erano scarsi ed i costi elevati e durante uno di questi periodi di inattività, in una notte di fine ottobre del 1957, a Philadelphia, l'incontro che gli cambierà la vita.
Count Basie suonava a Philadelphia al di Pep Show Bar e Al era andato a sentirlo. Quella sera Tom McIntosh era malato così avevano solo due trombonisti, dissero a Basie che che era presente in sala e gli chiesero di suonare con loro. Al termine del concerto Basie gli chiese se voleva andare con loro a suonare in Europa e lo ingaggiò prendendo il posto di Tom McIntosh, che si era appena unito al gruppo poco tempo prima (McIntosh ebbe poi una carriera di successo come arrangiatore e compositore per gli studios di Hollywood.)
Nella band di Basie Grey si sentiva agli inizi frustrato in quanto tutti i soli di trombone appartenevano ai due componenti storici, Henry Coker e Benny Powell. Al ritorno negli Stati Uniti Basie gli offre l'occasione di suonare dei soli con e senza la sordina plunger, con la quale era abilissimo, e diventa famoso per le interpretazioni su classici come Half Moon Street e Segue in C, HRH di Thad Jones, The deacon,
A Little Tempo Please di Hefti e I Needs to Be Bee'd With di Quincy Jones. Basie lo aiuta a perfezionare il suo stile con la sordina in particolare sugli accompagnamenti con il cantante della band, Joe Williams.
Attraverso le registrazioni con Basie, soprattutto quelle con Joe Williams, Grey si costruisce una reputazione sia come solista che come accompagnatore sensibile conquistandosi il soprannome di “Fab” (fabulous). Comincia così a comparire nelle registrazioni con la maggior parte dei migliori cantanti dell'epoca, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Teresa Brewer, Tony Bennett, Bing Crosby, Frank Sinatra e su “Let the good times roll" nel classico album del 1959 The Genius of Ray Charles. In forma anonima registra anche negli studi di Hollywood come ad esempio in The color purple di Spielberg in Celie's Blues uno dei momenti più memorabili della splendida colonna sonora di Quincy Jones.
Grey lasciò la band di Basie nel 1961 e, ad eccezione di sporadici ritorni, ha continuato la sua carriera da solo a capo di una serie di combo. Nel corso degli anni, i suoi gruppi hanno visto lapartecipazione di artisti del calibro di Billy Mitchell e Jimmy Forrest, il vibrafonista Bobby Hutcherson, il batterista Bobby Durham, e pianisti Herbie Hancock, Shirley Scott e Ray Bryant.
La sua band, “The New Al Grey Quintet", fece il suo debutto nel 1988 con Joe Cohn, il figlio del defunto sassofonista Al Cohn, alla chitarra e alla tromba, e il figlio di Grey, Mike, al trombone che ha appreso dal padre l'uso della sordina plunger.
Il jazz, nella visione di Grey, non è molto complicato. E' solo un modo di esprimere intensi sentimenti personali e comunicarli agli altri. Ha dato il suo meglio nelle esibizioni live dove era in grado di raggiungere il pubblico e tenerlo incantato durante l'ascolto soprattutto quando usava la plunger e registrò anche con J.J. Johnson senza rinunciare al suo stile, molto semplice, fatto di due o tre note pulite. Era molto ricercato come insegnante privato ma, incapace di dare loro tutta l'attenzione di cui avevano bisogno, decise di lasciare l'insegnamento. Fra i suoi allievi anche Delfeayo Marsalis. Con il figlio Mike ha pubblicato “Plunger Techniques: The Al Grey Plunger Method for Trombone and Trumpet”. Nel 1997 a causa del diabete gli vengono amputate alcune dita e muore il 24 marzo del 2000 a causa delle complicanze della malattia.

domenica 2 giugno 2013

Analisi di un solo - Winding "Wee dot"

Translated and published with permission - adattamento della traduzione autorizzata dall'autore, David Wilken (coordinatore di Jazz Studies alla Università della North Carolina e Reviews Editor dell’ Online Trombone Journal).
 
La trascrizione di due chorus del solo sul blues "Wee Dot" mostra alcuni elementi dello stile di Winding. Durante il solo usa figure di terzine isolate cosa usata spesso da lui. Le misure 5, 14, e 22 ne sono un esempio. Suona il FA in quarta posizione “sharp” che gli consente di articolare pulito la tripletta senza staccare tutte le note. Suona anche una nona bemolle nella misura di 9, che mostra l'influenza armonica di Parker. La tecnica di Winding è impeccabile e il suo tono è leggermente ruvido in contrasto con il tono morbido di Johnson.