Albert
Thorton “Al” Grey nacque il 6 giugno 1925 a Aldie in Virginia.
Aveva tre mesi quando la sua famiglia si trasferì a Pottstown,
Pennsylvania, a nord di Philadelphia. Iniziò a suonare all'età di
quattro anni la tromba del padre poi a scuola, a causa della mancanza
di soldi, suonò il flicorno baritono datogli in prestito
dall'istituto. Alle scuole medie passò al basso tuba in Mib e alle
superiori quello in Bb. Il direttore della banda scolastica suonava
il trombone e il giovane Al si innamora di quel suono e si innamora
anche del jazz ascoltando Armstrong e Basie pur non potendo suonarlo in
casa a causa della religione della sua famiglia.
Durante la
seconda guerra mondiale viene arruolato in Marina e inviato al Great
Lakes Naval Training Center dove erano di leva molti musicisti
professionisti. Il basso tuba era diventato obsoleto per il jazz in
quel momento e così inizia a suonare il trombone nella banda
militare.
Da Great Lakes viene trasferito nel Massachusetts in un
deposito di munizioni e poi a Grosse Pointe in Michigan vicino a
Detroit. Qui passava le serate a suonare nelle jam session nei locali
notturni.
Nel 1946 appena tre giorni dopo il congedo inizia il suo
percorso nella band di Benny Carter.
Benny
Carter si trovava in città e J.J. Johnson aveva appena lasciato la
band, aveva bisogno di un trombonista e aveva sentito che Al Grey era
abbastanza conosciuto intorno a Detroit. Appena sciolta la band di
Carter entra in quella di Jimmie Lunceford al posto di Trummy Young (al quale si era ispirato) e
poco più di un anno dopo entra prima nella band di Lucky Millander e
poi con Lionel Hampton. Comincia a registrare negli studi di New
York poi dal 1956 al 1957 lavora nella big band di Dizzy Gillespie. I
concerti erano scarsi ed i costi elevati e durante uno di questi
periodi di inattività, in una notte di fine ottobre del 1957, a
Philadelphia, l'incontro che gli cambierà la vita.
Count Basie
suonava a Philadelphia al di Pep Show Bar e Al era andato a sentirlo.
Quella sera Tom McIntosh era malato così avevano solo due
trombonisti, dissero a Basie che che era presente in sala e gli
chiesero di suonare con loro. Al termine del concerto Basie gli
chiese se voleva andare con loro a suonare in Europa e lo ingaggiò
prendendo il posto di Tom McIntosh, che si era appena unito al gruppo
poco tempo prima (McIntosh ebbe poi una carriera di successo come
arrangiatore e compositore per gli studios di Hollywood.)
Nella
band di Basie Grey si sentiva agli inizi frustrato in quanto tutti i
soli di trombone appartenevano ai due componenti storici, Henry Coker
e Benny Powell. Al ritorno negli Stati Uniti Basie gli offre
l'occasione di suonare dei soli con e senza la sordina plunger, con
la quale era abilissimo, e diventa famoso per le interpretazioni su
classici come Half Moon Street e Segue in C, HRH di Thad Jones, The
deacon, A
Little Tempo Please di Hefti e I Needs to Be Bee'd With
di Quincy Jones. Basie lo aiuta a perfezionare il suo stile con la
sordina in particolare sugli accompagnamenti con il cantante della
band, Joe Williams.
Attraverso le registrazioni con Basie,
soprattutto quelle con Joe Williams, Grey si costruisce una
reputazione sia come solista che come accompagnatore sensibile
conquistandosi il soprannome di “Fab” (fabulous). Comincia così
a comparire nelle registrazioni con la maggior parte dei migliori
cantanti dell'epoca, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Teresa Brewer,
Tony Bennett, Bing Crosby, Frank Sinatra e su “Let the good times
roll" nel classico album del 1959 The Genius of Ray Charles. In
forma anonima registra anche negli studi di Hollywood come ad esempio
in The color purple di Spielberg in Celie's Blues uno dei momenti più
memorabili della splendida colonna sonora di Quincy Jones.
Grey
lasciò la band di Basie nel 1961 e, ad eccezione di sporadici
ritorni, ha continuato la sua carriera da solo a capo di una serie di
combo. Nel corso degli anni, i suoi gruppi hanno visto
lapartecipazione di artisti del calibro di Billy Mitchell e Jimmy
Forrest, il vibrafonista Bobby Hutcherson, il batterista Bobby
Durham, e pianisti Herbie Hancock, Shirley Scott e Ray Bryant.
La sua
band, “The New Al Grey Quintet", fece il suo debutto nel 1988
con Joe Cohn, il figlio del defunto sassofonista Al Cohn, alla
chitarra e alla tromba, e il figlio di Grey, Mike, al trombone che ha
appreso dal padre l'uso della sordina plunger.
Il jazz, nella
visione di Grey, non è molto complicato. E' solo un modo di
esprimere intensi sentimenti personali e comunicarli agli altri. Ha
dato il suo meglio nelle esibizioni live dove era in grado di
raggiungere il pubblico e tenerlo incantato durante l'ascolto
soprattutto quando usava la plunger e registrò anche con J.J.
Johnson senza rinunciare al suo stile, molto semplice, fatto di due o
tre note pulite. Era molto ricercato come insegnante privato ma,
incapace di dare loro tutta l'attenzione di cui avevano bisogno,
decise di lasciare l'insegnamento. Fra i suoi allievi anche Delfeayo
Marsalis. Con il figlio Mike ha pubblicato “Plunger Techniques: The
Al Grey Plunger Method for Trombone and Trumpet”. Nel 1997 a causa
del diabete gli vengono amputate alcune dita e muore il 24 marzo del
2000 a causa delle complicanze della malattia.