lunedì 29 aprile 2013

Analisi di un solo - Teagarden "Chics is wonderful"

Translated and published with permission - adattamento della traduzione autorizzata dall'autore, David Wilken (coordinatore di Jazz Studies alla Università della North Carolina e Reviews Editor dell’ Online Trombone Journal).

La seguente trascrizione del solo di Teagarden su "Chics is wonderful" illustra molte delle caratteristiche stilistiche della sua tecnica. Il solo comincia con un pezzo della melodia, che prosegue fino alla seconda metà della misura tre. Sul terzo movimento della misura quattro, Teagarden suona un LA naturale, che risolve sull'accordo di LAb nella misura successiva. Le misure 6 e 7 mostrano l'influenza del blues su Teagarden, la frase utilizza le blue note di terza minore e sesta maggiore usate dai musicisti blues. Il glissato di misura 12 così come le note del solo mostrano l'influenza del Dixieland. La misura 12 è notevole per le note di passaggio usate, da FA# a SOL. La tecnica di Teagarden nel solo è pulita e il suo uso del vibrato è tipico dello stile.

Analisi di un solo - Kid Ory "When the Saints..."


Translated and published with permission - adattamento della traduzione autorizzata dall'autore, David Wilken (coordinatore di Jazz Studies alla Università della North Carolina e Reviews Editor dell’ Online Trombone Journal).
La seguente trascrizione del solo di Ory su When the Saints Go Marching In è un buon esempio del suo stile. Per tutto il solo Ory usa i glissati e i growl che lo hanno reso famoso. Utilizza anche un veloce vibrato che comincia quasi all’inizio della nota da suonare. Questi erano i meccanismi musicali che erano comunemente usati dai trombonisti dell’Era Dixieland. Questo solo è semplice dal punto di vista armonico e melodico. Il secondo chorus è una ripetizione del primo. Molte volte Ory abbozza una triade, come nelle misure 7, 12, 23 e 28. Suona anche la terza minore (Lab) nelle misure 4 e 20, che è una delle cosiddette “blue notes” della scala blues (la scala blues di Lab é formata da Lab, DOb, REb, RE, MIb e SOLb. Il suono del DOb su una triade di Lab è una delle blue notes). Questo uso del DOb dà a queste misure per l’appunto un suono blues.

sabato 27 aprile 2013

Il trombone nel jazz - l'era dello swing

Translated and published with permission - adattamento della traduzione autorizzata dall'autore, David Wilken (coordinatore di Jazz Studies alla Università della North Carolina e Reviews Editor dell’ Online Trombone Journal).


All'inizio degli anni '30 il jazz iniziò il suo periodo di maggiore popolarità, quello dello swing. Lo swing è diverso dal dixieland per molti motivi. La prima evidente differenza è rappresentata dal numero di musicisti. Dove le band dixieland erano piccoli combo formati da sei-otto elementi, una band swing era invece formata da quattro trombe, tre-quattro tromboni, quattro-cinque sax, piano, basso, batteria e a volte chitarra. Come per il dixieland l'obiettivo principale era far musica per ballare. Altra differenza risiede nel modo di rappresentare. Nello swing la maggior parte dei brani era arrangiata prima della performance a causa della larga composizione della band mentre un gruppo dixieland improvvisava molto se non tutto della sua performance. I trombonisti hanno avuto un ruolo rilevante nelle band dell'era swing, non solo come solisti ma molti di loro formarono delle proprie band e costruirono la loro carriera non solo come band leader ma anche come solisti.

Uno di questi fu Jack Teagarden. Nato in Texas nel 1905, proveniva da una famiglia di musicisti e cominciò a suonare il trombone presto, all'età di 10 anni. Dopo aver lavorato in teatri locali per moli anni cominciò a suonare con il gruppo di Peck Kelly, i Bad Boys, dal 1921 al 1922. Suonò altri cinque anni in Texas prima di giungere a New York con un gruppo chiamato Doc Ross Jazz Bandits. La band si sciolse subito non riuscendo a trovare lavoro ma Teagarden non ebbe difficoltà a trovarne con i gruppi di Wingy Malone, Willard Robinson, Elizabeth Brice, Billy Lusting e Tommy Gott. Nel 1928 cominciò a suonare con Ben Pollack con il quale registrò fino al 1933. Dal 1933 al 1938 lavorò con la popolare orchestra di Paul Whiteman e lo lasciò per guidare suoi gruppi registrando molto album. Nel 1947 incontrò Louis Armstrong e “formarono una delle più grandi partnership del jazz”. Il gruppo registrò dieci album ognuno dei quali segnato dalla grande partnership fra Armstrong e Teagarden. Lasciò Armstrong nel 1951 per guidare di nuovo suoi gruppi in tour in Europa nel 1957 e in Asia dal '58 al '59. Morì nel 1964 di polmonite. Teagarden sviluppò un modo di suonate tecnico e morbido che sorpassò tutti i trombonisti prima di lui. Il suo tono era leggero e l'attacco morbido. Si allontanò dallo stile “tailgate”, con i suoi glissati ed il growl, e ne sviluppò uno che somigliava molto alla tromba. Possedeva una fluidità che molti cercarono di imitare ed ebbe una enorme influenza sui trombonisti che lo seguirono. Tommy Dorsey, che sarebbe diventato uno dei più popolari trombonisti dell'era dello swing, era così rispettoso dello stile di Teagarden che rifiutava di suonare un solo quando Teagarden si trovava nello stesso posto. Teagarden, come molti suonatori di fiati dell'era dello swing, adottò un vibrato finale suonato per tutta la durata della nota che eventualmente fermava. Frequentemente adotava figure ritmiche che alteravano il tempo, un modo probabilmente imitato da Louis Armstrong. Fu anche il primo trombonista jazz a suonare dolcemente in un microfono, una tecnica che fu più tardi adottata anche da Carl Fontana e Bill Watrous. La sua tecnica nei soli è pulita e l'uso del vibrato è tipico del suo stile. Oltre ad essere un trombonista di tutto rispetto Teagarden fu anche un buon cantante. Il suo stile nel canto era simile al solo del trombone. Forse fu l'unico cantante degno di nota nel jazz durante il suo periodo.

Un altro trombonista che suonò sia nello stile degli inizi che nello stile swing fu Jimmy Harrison. Era autodidatta, nato nel 1900, le sue prime esperienze furono in duo e trio nelle bande di carnevale, combinazioni insolite ma che lo aiutarono a sviluppare la tecnica. Lo stile di Harrison era basato sulla velocità. Suonava passaggi melodici legati nel registro acuto, quasi come un trombettista; uno studioso del jazz lo descrive come “molto nello stile di Louis Armstrong”. Si disse che Harrison fu influenzato da Teagarden e viceversa. I due non solo suonarono insieme spesso ma furono anche intimi amici. Nel 1923 Harrison si recò a New York in cerca di lavoro. Dopo un periodo di piccoli lavori nel 1927 fu ingaggiato da Fletcher Henderson nel suo gruppo, una delle prime big band. Fu licenziato per la sua incapacità a leggere la musica ma riassunto per la sua abilità nei soli. Oltre ad essere un eccellente trombonista Harrison fu anche un buon showman; sviluppo una routine simile al vaudeville che si rifaceva alle sue performances del carnevale. Sfortunatamente la sua carriera fu molto breve. Nel 1931, all'età di 30 anni, morì per un cancro allo stomaco. Nonostante abbia vissuto poco, e con poche incisioni, Harrison ebbe una notevole influenza sui trombonisti che vennero dopo di lui. Lo stile di Harrison crebbe nella tradizione nera di New Orleans. Come Teagarden sviluppò un largo vibrato finale, il suo suono era penetrante, intenso e stretto. Due trombonisti che furono direttamente influenzati da Harrison furono Dicky Wells e Benny Morton, entrambi del gruppo di Fletcher Henderson. Sotto l'influenza di Teagarden e Harrison i solisti del trombone cominciarono a suonare sempre meno il glissato e con un approccio sempre più vicino ai trombettisti.

Dicky Wells, nato nel 1907 e morto nel 1985, si distaccò dall'influenza di Harrison e creò un suo proprio stile. Fu uno stile da commedia “pieno di sbadigli, grugniti e improvvise grida di sorpresa”. Wells fu affezionato all'uso del glissato e del growl durante un periodo della storia del jazz nel quale i trombonisti cercavano di abbandonare gli effetti sonori tipici del Dixieland. Il suo suono è stato descritto come “aspro, caldo e pieno”. Lo stile roboante gli procurò lavoro in molte importanti band di New York fra le quali quelle di Fletcher Henderson, Lloyd Scott, Benny Carter e Charlie Johnson. Nel 1938 Wells cominciò un periodo di lavoro di 8 anni con la Count Basie Orchestra. Lasciò Basie nel 1959 per lavorare con Lucky Millinder e Sy Oliver. Cominciò il declino dopo aver lasciato Basie soprattutto a causa dei suoi problemi con l'alcool. Nel 1965 lasciò la musica e trovò lavori giornalieri a Wall Street. Restò fuori dal mondo musicale fino al 1973, quando fu pubblicata la sua autobiografia, che gli consentì di riprendere a suonare lavorando sporadicamente fino alla sua morte nel 1985.

Benny Morton ricevette la sua educazione musicale suonando nella banda dell'Orfanotrofio Jenkin. Le sue prime influenze furono la musica di chiesa e Dope Andrews, il solista di trombone della Mamie Smith's Band. Il suo primo ingaggio arrivò nel 1923 con Clarence Holiday. Nel 1926 cominciò a lavorare con Fletcher Henderson e collaborò con Jimmy Harrison. Oltre a suonare con Henderson passò sei anni con Don Redman e tre con Count Basie. Nel 1940 lavorò con Teddy Wilson e Ed Hall mentre dirigeva anche una sua band. Quando non suonava jazz Morton lavorava come musicista di buca per molti musical di Broadway. Morì nel 1985. Fu definito da uno storico del jazz “uno dei più sofisticati trombonisti dell'era dello swing”. Morton fu molto apprezzato come solista, fu uno dei pochi solisti che utilizzò le note di passaggio cromatiche, non presenti nella scala diatonica. Usava uno stile legato, adottò un vibrato finale e fu tecnicamente molto abile. Le sue frasi erano di solito rade e amava usare pochissime note per dire molto.

Una delle band più influenti e di successo nel jazz ha avuto il suo esordio nel corso della swing era, la Duke Ellington Orchestra. I tre trombonisti che hanno militato in questo gruppo per la maggior parte della loro carriera sono stati Lawrence Brown, Juan Tizol e Joe “Tricky Sam” Nanton. Questi tre trombonisti avevano ciascuno un proprio stile e, secondo Gunther Schuller, potevano “coprire ogni possibile approccio stilistico al trombone”, ma rappresentavano anche “una miscela camaleontica in una singola sonorità”. Suonare nella Band di Ellington rese Brown, Tizol e Nanton enormemente influenti. Ciascuno dei loro distinti stili e colori tonali furono utilizzati al massimo da Ellington.

Lawrence Brown nacque nel 1907 a Kansas City. Iniziò la sua carriera con Charlie Echols e Paul Howard. Nel 1932 entrò a far parte dell'orchestra di Ellington. La sua grande competenza tecnica dello strumento, con il suo “tono cremoso, vibrato e range nevrotici” è stata caratterizzata da Ellington ogni anno in composizioni come Blue Cellophane e Golden Cress. Brown lasciò Ellington nel 1951 per unirsi a un gruppo guidato da un ex-Ellington sideman Johnny Hodges, dove rimase fino al 1955. Dopo aver lasciato Hodges, Brown ha inciso per la CBS in sessioni per cinque anni. Ritornò con Ellington nel 1960 e rimase con lui fino al 1970. Morì a Los Angeles il 5 settembre 1988. Brown ricoprì molti ruoli nell'orchestra, come balladeer, solista e leader di sezione. Il suo suonare melodico nelle ballads così come il suo stile veloce ispirò trombonisti come Tommy Dorsey e Bill Harris. Il trombonista Quentin Jackson ha detto di lui “nessuno ha mai sentito un trombonista come lui, non ho mai sentito nulla di così veloce. Non ho mai sentito di un trombonista come lui, non come Lawrence ha suonato in questi giorni”. Ellington ammirava la capacità di Brown sui soli ma riservò i suoi migliori complimenti per il modo di suonare dietro un cantante definendolo un “accompagnatore per eccellenza”.

Juan Tizol, nato nel 1900, suonava il trombone a pistoni. Originario di Porto Rico, arrivò negli Stati Uniti per lavorare con Marie Lucas nel 1920. Lasciò Lucas quando la band perse gli ingaggi regolari e subito trovò posto nella band di Ellington. Tizol non fu caratterizzato nella band come gli altri trombonisti ma il suo trombone a pistoni aiutò Ellington a creare un nuovo suono poiché Tizol era particolarmente abile e a Ellington piaceva che suonasse insieme ai sax come in Concert for Cootie. Ellington lo utilizzò anche su passaggi estremamente difficili, se non impossibili, da suonare sul trombone a coulisse, come il rapido cambio da SI bemolle a SI naturale. Tizol, tuttavia, non improvvisava, e i suoi contributi più importanti furono in sezione oltre che come compositore e arrangiatore. Egli è stato il compositore di Caravan e Perdido, ambedue grandi successi per l'orchestra. Nel 1944 lascia la band di Ellington per suonare brevemente con Woody Herman prima di essere ingaggiato da Harry James. Dopo sette anni ritornò con Ellington per un breve periodo nel 1951. Per il resto della sua vita ha lavorato per molt band leader tra cui Frank Sinatra e Nat “King” Cole. Morì nel 1984 a Los Angeles.

Joe “Tricky Sam” Nanton, 1904-1942, è stato forse il più imitato dei trombonisti di Ellington. Lo stile che Nanton sviluppò diede il nome di “jungle style” alle prime composizioni di Ellington. Nanton è stato uno dei primi trombonisti ad utilizzare un normale sturalavandini come sordina (la plunger), emulando un trombettista chiamato Johnny Dunn. La sua abilità fu tale da riuscire a imitare i suoni della voce umana. Mercel Ellington, figlio di Duke e leader della Duke Ellington Orchestra dopo la morte del padre disse di Nanton: “Tricky ha un feeling perfetto (con la plunger) e ha potuto utilizzarla per suonare di tutto”. Molti dei suoni che Nanton è stato in grado di produrre con la plunger sono ancora un mistero. E' possibile che alcuni effetti siano stati prodotti parte dalla lingua e posizione della mascella e parte dalla posizione della sordina. Lo stile armonico, melodico e ritmico di Nanton era basato sul blues. Molto spesso i soli erano formati da poche note che suonate con tanto ritmo e melodia davano un peso notevole alla performance. Il critico jazz Hugh Panassie disse che Nanton “ha bisogno solo di suonare due o tre note con la sua inimitabile espressione e ripeterle durante l'intero chorus da impressionare l'ascoltatore profondamente”. Nanton iniziò la sua carriera professionale suonando con il pianista Cliff Jackson nel 1921 e successivamente lavorò con la Earl Frazier Harmony Five dal 1923 al 1925. Iniziò con Ellington nel 1925 e rimase con la band fino a che non fu colpito da ictus nel 1945. Dopo un breve periodo di convalescenza rientrò con Ellington e morì durante un tour nella West Coast nel 1946. La sua morte fu una perdita di una delle voci più singolari nell'orchestra di Ellington e del jazz.

Uno dei trombonisti più popolari della swing era fu Tommy Dorsey (1905-1956), chiamato il gentleman sentimentale dello swing. Iniziò la sua carriera con la Paul Whiteman Orchestra nel 1927. Nel 1934 formò una band con il fratello Jimmy suonatore di sax, la Dorsey Brothers Orchestra. La band non durò molto, Tommy aveva un temperamento che portava a frequenti scontri non solo con il fratello ma anche con molti dei suoi sidemen. Nel 1935 formò la sua band, la Tommy Dorsey Orchestra. Per il perfezionismo di Dorsey e il suo desiderio di acquisire i migliori musicisti nel suo gruppo l'orchestra ebbe un enorme successo. Molti dei più grandi successi della band inclusero assoli di orsey come I'm getting sentimental over you, Song of India e Marie. Molti musicisti di rilievo sono stati allievi della sua orchestra, fra questi Bud Freeman, Pee Wee Erwin e Frank Sinatra. Come solista Dorsey rese popolare una serie di ballads suonate nel registro alto iniziata da Teagarden e Harrison. Anche se le sue idee non furono creative come la sua influenza, la sua tecnica di controllo dello strumento lo rese uno dei più popolari trombonisti della swing era. Uno storico ha detto della sua tecnica “(Dorsey era) tecnicamente affascinante: ha inventato una abilità nel registro alto liscio come la seta e che è stato rivoluzionario per il suo tempo”. Questo approccio tecnico è stato poi ripreso da trombonisti come Urbie Green e Bill Watrous.

Trummy Young, nato nel 1912 a Washington, è stato un trombonista sottovalutato ma influente. Cominciò a suonare professionalmente nel 1928 e nel 1933 suonò con Earl Hines, con il quale lavorò per quattro anni. Dal 1938 al 1943 suonò con la Jimmie Lunceford Orchestra e la lasciò per formare la sua band che si sciolse nel 1947. Nel 1952 iniziò a suonare con la band di Louis Armstrong dove rimase per tredici anni. Dopo aver lasciato Armstrong si trasferì alle Hawaii esibendosi localmente fino alla sua morte per infarto nel 1984. Louis Armstrong e Jimmy Harrison ebbero molta influenza su di lui. I suoi soli erano carichi di energia, spesso scambiati per quelli di una tromba dal momento che possedeva un incredibile registro alto. Le ballads romantiche suonate da lui spesso rivaleggiarono con quelle di Tommy Dorsey.

Bill Harris è noto come una figura di transizione tra lo swing e lo stile del periodo successivo, il Bebop. Nato nel 1916 Harris è meglio conosciuto come trombone solista della Woody Herman's Big Band dal 1944 al 1959. E fu anche co-leader di gruppi con Charlie Ventura e Chubby Jackson. Morì nel 1973. Sebbene il suo stile avesse l'approccio della swing era, fu uno dei primissimi trombonisti ad acquisire le tecniche che gli hanno consentito di suonare sui tempi del Bebop. Sorprendeva costantemente l'ascoltatore con la sua varietà di stile. Egli amava le articolazioni tra legato e staccato e suonare prima in modo semplice e poi più complesso. Il suo vibrato differiva da quello usato dalla maggior parte dei musicisti dello swing. Harris aveva anche un irresistibile senso dell'umorismo che mostrò non solo nei soli ma nel modo di esibirsi. E' molto difficile caratterizzare il suo stile, suonava ogni solo in maniera diversa a seconda del pezzo e del suo umore tanto che i suoi soli variavano dal romantico al fiammeggiante.

Poichè la swing era è stato il periodo più popolare del jazz e la maggior parte delle band utilizzava da tre a cinque trombonisti, ce ne sono altri importanti e influenti che meritano di essere menzionati quali Bobby Byrne, J.C. Higginbotham, Will Bradley, Vic Dickenson, Sandy Williams, Glenn Miller, Claude Jones e tanti altri.

mercoledì 24 aprile 2013

Il trombone nel jazz - il be bop


Translated and published with permission - adattamento della traduzione autorizzata dall'autore, David Wilken (coordinatore di Jazz Studies alla Università della North Carolina e Reviews Editor dell’ Online Trombone Journal).
Agli inizi del 1940 un nuovo stile di jazz cominciò a svilupparsi. Questo stile, che divenne noto come Bebop, lentamente si staccò dallo swing e cominciò a emergere come una entità completamente separata. Prima del Bebop, gli stili jazz erano eseguiti per il ballo. Con l'avvento del bebop, il jazz era scritto ed eseguito per se stesso.
Il Bebop differisce dallo Swing sotto diversi aspetti. La differenza più evidente è la dimensione del gruppo. I gruppi Bebop erano piccoli combo, al contrario delle big band. Questo a causa di problemi economici (è più conveniente pagare un gruppo più piccolo), e I cambiamenti nella popolazione (con l'arruolamento nell'esercito per combattere la Seconda Guerra Mondiale divenne difficile riempire una big band con buoni musicisti). Inoltre, molti musicisti jazz volevano suonare con maggiore libertà rispetto a ciò che una big band avrebbe permesso.
Il gruppo Bebop in media era costituito da pianoforte, basso e batteria per la sezione ritmica, e uno o due fiati, tipo tromba, sassofono, trombone. I tempi dei brani Bebop sono o molto veloci (e mostrano il virtuosismo dell' improvvisatore) o molto lenti (che consentono al solista di suonare passaggi veloci in "double-time"). Le linee melodiche sono veloci e molto ricche di "creazioni di interesse caratterizzate da discontinuità melodiche e ritmiche." (Bourgois, 1986, p. 10). I musicisti Bebop spesso prendono la progressione degli accordi dalle melodie dello swing e compongono nuove melodie che spesso abbelliscono quelle originali. Questa pratica non solo rende la musica più interessante, ma scoraggia anche i musicisti più deboli dall'imitare.
I pionieri dello stile Bebop furono l'alto sassofonista Charlie Parker e il trombettista Dizzy Gillespie. Entrambi Parker e Gillespie iniziarono la loro carriera suonando in big band prima di suonare insieme nel 1940 a New York. Utilizzando la loro padronanza tecnica sugli strumenti, Parker e Gillespie influenzarono tutti i musicisti Bebop con la loro maestria di improvvisazione.
A causa delle linee estremamente veloci che si trovavano nel Bebop, sembrava impossibile suonare in questo stile con il trombone a coulisse. Alcuni trombonisti iniziarono a suonare il trombone a pistoni tuttavia i trombonisti più bravi impararono a suonare con la coulisse e spinsero avanti i limiti tecnici dello strumento. Dal 1950 i trombonisti ancora una volta assicurarono la loro posizione come innovatori del jazz, e continuarono ad essere pionieri delle nuove tendenze nella musica.
E 'difficile classificare i trombonisti in termini di stile per il fatto che molti di loro suonavano in più di uno stile. In realtà, molti trombonisti continuano a suonare in stile Bebop oggi. I trombonisti menzionati in questo articolo sono stati selezionati per ragioni cronologiche, così come per considerazioni stilistiche.
Il trombonista Bennie Green è stato forse il primo trombonista di suonare in stile Bebop. Cresciuto nella tradizione Swing, combinò alcune delle innovazioni armoniche del be-bop con il fraseggio della Swing Era. Nato nel 1923, Green ebbe il primo lavoro importante con Earl Hines, all'età di 19 anni. Suonò con la band di Hines diverse volte nel corso della sua carriera, compreso il periodo 1942-43 che includeva in orchestra Charlie Parker e Dizzy Gillespie. Ha suonato con Charlie Ventura tra il 1948 e il 1949. Duke Ellington lo ingaggiò nel 1969, e dopo aver lasciato la band di Ellington, suonò dal vivo nelle Band degli Hotel di Las Vegas. Morì nel 1977. Green possedeva un tono caldo e morbido. Fu influenzato da Parker, Gillespie, Lester Young, e Dickie Wills. Lo storico del jazz Leonard Feather chiamò Bennie un "moderno Benny Morton". (Gilter, 1961, p. 1) Ira Gitler ha affermato che il tono di Green ricorda Lawrence Brown. (Gilter, 1961, p. 1)
La figura più importante del trombone jazz moderno è stato J.J. Johnson. Nato nel 1924 a Indianapolis, ha scoperto il suo talento musicale molto precocemente. All'età di diciotto anni suonava con Benny Carter. Nel 1945 Count Basie era alla ricerca di un nuovo suono nella sua sezione di tromboni e Johnson entrò in sezione fino al 1946. E 'stato in questo gruppo che Johnson ha suonato con Dickie Wells che avrebbe avuto una forte influenza sul suo modo di suonare.
Dopo aver suonato con Basie il fascino della nuova musica riprodotta da Charlie Parker e Dizzy Gillespie spinse Johnson a restare a New York. Qui ha assorbito la musica di Parker e Gillespie mentre lavorava al proprio stile. Fu incoraggiato da Parker e Gillespie a continuare a sviluppare la sua capacità di suonare il Bebop e fu lui stesso a parlare di un incontro con Gillespie mentre stava facendo pratica sulla nuova musica. Johnson prese con successo l'influenza di Parker e Gillespie e ha adattò le linee melodiche al trombone, piuttosto che cercare di adattare il trombone al Bebop.
Mentre nei suoi assoli mancava la complessità armonica e melodica di un sassofonista o di un trombettista, riuscì tenere il passo con il tempi veloci che il Bebop richiedeva. La sua velocità era così rivoluzionaria per l'epoca che, quando molti trombonisti sentivano le incisioni di Johnson erano convinti che fosse un trombone a pistoni. Il suo staccato sui tempi veloci si dice sia stato influenzato dal trombonista Fred Beckett della band di Lionel Hampton. (Carr, Fairweather, e Priestley, 1988, p. 264).
Lo stile di Johnson è stato rivoluzionario per altre qualità oltre alla velocità. A differenza dei trombonisti precedenti, Johnson usò raramente vibrato e quando è stato impiegato era più stretto e più sottile rispetto ai trombonisti Swing. Il suo suono è molto morbido e consistente su tutta la gamma dello strumento. A differenza di molti dei trombonisti Swing, Johnson evita glissati e growl. Dove I trombonisti Swing preferivano utilizzare la plunger Johnson usa la cup che meglio si accorda con il suo stile morbido e dolce.
Johnson ha inciso con Parker in una sessione della Dial il 17 dicembre 1947, e continuò a suonare con lui nei club. Suonò con la band di Dizzy Gillespie nel 1949 e nuovamente nel 1951. Da questo momento la posizione di Johnson come il trombonista Bebop migliore è assicurata, ma aveva ancora problemi a trovare lavoro. Nel 1952 trovò un lavoro come ispettore di progetto fino al quando il lavoro di musicista divenne più stabile.
Nel 1954 Johnson iniziò una collaborazione il trombonista Bebop Kai Winding per formare il Jay e Kai Quintet, un gruppo che avrebbe portato ad entrambi successo di critica e commerciale. Il Jay e Kai Quintet sembrava essere un gruppo dove i due strumenti uguali sarebbero andati in contrasto ma i due trombonisti utilizzarono sordine e arrangiamenti molto creativi in modo da trarre vantaggio dall'uso dei due strumenti.
Johnson e Winding iniziarono a lavorare insieme nel mese di agosto del 1954 a Philadelphia. Nei primi mesi del 1955 il gruppo ebbe la prima hit di vendite con lo standard That's All Right With Me. Dopo il successo di questo disco, il gruppo iniziò a collaborare a tempo pieno. Nei successivi quattordici mesi suonarono e registrarono insieme in gruppi che variavano in grandezza da due a otto tromboni e una sezione ritmica. Nel 1956 sciolsero il gruppo per seguire progetti da solisti, anche se i due si riunirono più volte per registrare altri album.
Dal 1956 al 1960 Johnson ha diretto soprattutto suoi gruppi. Nel 1961 ha suonato per un anno con Miles Davis. Ha continuato a fare concerti fino al 1970, quando si trasferì a Los Angeles per registrare musica per il cinema e la televisione. A metà degli anni 1980 ha cominciò a esibirsi di nuovo fino a quando morì per un cancro alla prostata nel 2001 (ma forse si suicidò per questo motivo), viene ancora oggi considerato uno dei migliori suonatori di trombone jazz.
Lo stile di Johnson è caratterizzato dalla semplicità melodica, la precisione ritmica e vibrati leggeri utilizzati come ornamento occasionale. (Owens, 1995, p. 195) La sua padronanza tecnica del trombone è eccezionale, in particolare la sua velocità. Johnson ha affermato che, "C'è stato un periodo della mia vita, a metà degli anni 1940, quando il mio obiettivo era quello di suonare il più velocemente possibile, fisicamente con il trombone". (Bourgois, 1961, p. 9) Il suo registro alto e la resistenza sono stati anche rivoluzionari per il suo tempo.
Il trombonista danese Kai Winding, spesso scambiato per Johnson sulle registrazioni, è stata considerato come il trombonista Bebop migliore dopo Johnson. Come Johnson, Winding era capace di suonare le linee veloci del Bebop. Tuttavia, il tono Winding era un po' più ruvido di quello di Johnson e a differenza di Johnson, Winding ha mantenuto più l'influenza dei trombonisti Swing nel suo fraseggio. Nato nel 1922 emigrò con la sua famiglia negli Stati Uniti dalla Danimarca quando aveva dodici anni. Il suo primo lavoro musicale di grande importanza fu con la Stan Kenton Orchestra con la quale suonò dal 1946 al 1947, in seguito lavora con Charlie Ventura e Todd Dameron. Muore di tumore al cervello nel 1983.
Frank Rosolino ha avuto un approccio più che unico a suonare il BeBop con il trombone, è stato in grado di realizzare un suono originale e facilmente identificabile. In aggiunta a un utilizzo efficace delle posizioni alternative, Rosolino ha sviluppato la capacità di cambiare parziali armonici con il trombone molto rapidamente e che gli ha permesso di suonare veloce come un sassofonista. Questa tecnica è stato chiamato sia "lip breaks" sia suonare "against the grain". Oltre a possedere una velocità quasi senza precedenti sul trombone Rosolino ha avuto un forte registro acuto e un tono brillante. Ha spesso suonato con un fuoco che è diventato il modello di trombonisti che volevano suonare in questo caldo ed energico stile.

La sua carriera professionale iniziò all'età di 18 anni , mentre prestava servizio nell'esercito degli Stati Uniti esibendosi con la 86th Division Band. Dopo il congedo ha continuato a suonare con la Gene Krupa Big Band dal 1948 al 1949 dove si è esibito con il nome d'arte di Frankie Ross. Il suo lavoro più noto è stato con la Stan Kenton Orchestra dove ha suonato dal 1952 al 1954 come trombone solista. E' stato con Kenton che Rosolino ottenuto il riconoscimento come solista senza eguali.

Rosolino continuò a registrare con Kenton nel 1955 nonché con la Howard Rumsey Lighthouse All Stars. Si è unito alla Terry Gibbs Dream Band nel 1959 ed ha suonato con questi fino al 1962. Si è anche esibito con la Donn Tremmer's House Band nello Steve Allen Show dove non solo era scritturato come trombone solista, ma anche come attore. Dal 1973 al 1975 ha partecipato a una serie di tour mondiali con Conte Candoli, Quincy Jones, Benny Carter, e il gruppo Supersax. Durante la maggior parte della sua carriera Rosolino ha fatto base a Los Angeles dove ha registrato un po' di sessioni di lavoro per film e televisione. Durante la sua carriera ha suonato con molti gruppi come solista, tra cui Tutti's Trombones, The Tromboni Inc., Zoot Sims, Dexter Gordon, Carl Fontana, e gli Airmen of Note.  Morì suicida nel 1978 dopo aver sparato ai due figli di 9 e 7 anni uno dei quali però sopravvisse perdendo la vista.

Rosolino è stato non solo conosciuto come un trombone solista, ma anche come cantante e attore. Il suo canto scat utilizzava la stessa energia e le idee creative del suo modo di suonare il trombone. Come attore era sempre performante. Il trombettista Bobby Shew ricorda che Rosolino è stato una fonte di intrattenimento nelle lunghe sessioni di registrazione. "Alcuni di noi lo pungolavano solo per farlo cominciare. E' sempre finita in grande ilarità e “buone vibrazioni” tra tutti coloro che hanno avuto la fortuna di essere intorno a lui." (Herwig, 1996, p. 25 ). Il trombonista Jiggs Whigham racconta un'altra storia.
La mia storia preferita su Frank ha avuto luogo a Oldenburg, in Germania. Eravamo in tour con un gruppo "All Star" che includeva Clark Terry, Art Farmer, Herb Gelled, Don Mensa, e così via. Il concerto ha avuto luogo in una stazione di pompaggio dell'acqua. . . strano per cominciare! In ogni caso dopo la fine del concerto Frank e io abbiamo scoperto una stanza al piano superiore piena di scatole e scatole di cioccolato. La dichiarazione di guerra! Noi contro di loro! Abbiamo bombardato il restante pubblico (e la band) con le nostre bombe al cioccolato, fermandoci ogni tanto per mangiare e gettarcene un po' a vicenda. E 'stato un bel momento. (Herwig, 1996, p. 77).

Sebbene questi trombonisti esemplari siano stati trattati per la loro importanza nel Bebop, molti altri trombonisti significativi non sono stati menzionati. Alcuni di essi, come Carl Fontana, Curtis Fuller, Willie Dennis, Melba Liston, Al Grey, Milt Bernhart, e Eddie Bert meritano di essere ricordati come eccellenti solisti del trombone Bebop.


martedì 23 aprile 2013

Il trombone nel jazz - il dixieland

Translated and published with permission - adattamento della traduzione autorizzata dall'autore, David Wilken (coordinatore di Jazz Studies alla Università della North Carolina e Reviews Editor dell’ Online Trombone Journal).
Sebbene il trombone fosse poco spesso ascoltato come strumento solista, molti artisti leggendari hanno lasciato un marchio indelebile nella storia del jazz e ciascuno di questi trombonisti dovrà essere grato ai precedenti e ad altri musicisti che influenzarono gli stili del trombone jazz. Questa linea di sviluppo può essere tracciata dai primi trombonisti Dixieland, come Kid Ory e Miff Mole fino agli originali trombonisti di oggi quali Ray Anderson e Craig Harris. In tutta la storia e l’evoluzione del jazz, importanti trombonisti hanno influenzato i musicisti che sono seguiti con sviluppi dell’armonia, della melodia, del ritmo e della tecnica. 
All’inizio del 1900 e fino al 1920 uno stile di musica si sviluppò a New Orleans e si diffuse nel paese, in particolare a Chicago. Questa nuova musica, spesso etichettata come Dixieland, fu il primo esempio di ciò che generalmente fu classificato come “jazz”. Il  Dixieland era rappresentato da piccoli gruppi, di solito per ballare. La band – spesso un trombonisti, un cornettista, un clarinettista, un basso (tuba), uno strumento a corde (banjo o piano) e un percussionista – annunciavano le danze marciando in parate o suonando su un carro tirato lungo le strade di New Orleans. Il trombonista, per avere abbastanza spazio per la coulisse, sedeva sulla parte posteriore del carro, dando così il nome di "tailgate trombone" al suo stile.
Il Dixieland fu principalmente una musica improvvisata. Il trombone non abbozzava nemmeno gli accordi suonando qualcosa di simile al tuba o al basso, o – più probabilmente – un controcanto alla cornetta. La caratteristica più marcata del controcanto era il glissato e altri effetti rauchi che potevano essere prodotti con la coulisse. Mentre il trombonisti improvvisava il controcanto, il clarinetto suonava una linea obbligata sulla melodia della cornetta. La sezione ritmica supportava queste tre linee con un ritmo del tipo della marcia. Il solista di trombone in queste prime jazz band usava una serie di glissati e growl con meno finezza rispetto ai soli della cornetta e del clarinetto.
Forse il più conosciuto trombonista “tailgate” fu Edward “Kid” Ory. Nato in Louisiana nel 1886, Ory cominciò la sua carriera musicale intorno al 1910 a New Orleans. Il suo stile ed il grande suono ruvido divenne il sommario di un buon suono Dixieland. Ory attaccava le note in modo percussivo e spesso utilizzando il glissato, il growl (letteralmente grugnito ndt) e lo smear (è un glissato di mezzo tono per dare un effetto sporco). I suoi “soli” erano semplici melodicamente e armonicamente – spesso poche note ripetute – ma suonava in modo crudo ed energico il che lo rese uno dei più temuti musicisti quando c’erano le sfide fra le bande di New Orleans.
Nel 1925 Ory fu convinto ad andare a Chicago su richiesta di King Oliver per unirsi alla sua band insieme al primo genio del jazz, Louis Armstrong, alla tromba. L’unione con Armstrong gli avrebbe dato più tardi l’immortalità attraverso le classiche incisioni con gli Hot Five e gli Hot Seven di Louis. Tra il 1925 ed il 1932 Ory suonò con altri grandi jazzisti come Dave Peyton, Jelly Roll Morton e Ma Rainey.
Il 1933 segnò un periodo di nove anni privo di produzione musicale per Ory. Si spostò in California per rilevare l’allevamento di polli del fratello e suonò sporadicamente. Dal 1942, comunque, cominciò a suonare con la band di Barney Bigard e fu trascinato nel 1940 al festival del Dixieland Traditional Jazz. Continuò a guidare il suo gruppo, i Kid Ory’s Creole Jazz Band, per tutto il 1950. Infine problemi di salute lo obbligarono a recarsi alle Hawaii nel 1961, dove suonò occasionalmente. Smise di suonare definitivamente nel 1971 a causa della cattiva salute e morì nel 1973 di polmonite e problemi cardiaci.
Irving Milfred Mole, detto Miff, nacque nel 1898, fu forse stilisticamente l’opposto di Kid Ory. Benché suonassero ambedue nello stile Dixieland, quello di Ory era turbolento e ruvido mentre quello di Mole era più tecnico e con un suono più brillante. Mole evitò anche il glissato ed il growl che erano preferiti da Ory. Il suo primo contatto con il jazz avvenne con la popolare registrazione della Original Dixieland Jazz Band, la prima incisione di questo genere, che comprendeva Edwin “Eddie” Edwards al trombone. Affascinato dal nuovo sound, Mole partecipò a delle esibizioni a New York e presto cominciò ad imitare ciò che ascoltava. Insieme con un gruppo di altri musicisti di New York registrò centinaia di brani sotto diversi nomi, inclusi gli Original Memphis Five e Ladd’s Black Aces (dal nome di un’impresa di marketing per la popolazione nera).
Dopo aver lavorato con molti altri gruppi, incluso Charlie Randall e l’orchestra di Abe Lyman cominciò un lungo sodalizio con il cornettista Red Nichols nel 1925. Una partnership di cinque anni che produsse molte band eccellenti sotto diverso nome come Red Nichols & His Five Pennies e Miff Mole & His Little Molers. Durante questo periodo, Mole divenne anche trombonista della band degli studi radiofonici WOR e lavorò in molte sessioni di registrazione agli studi NBC.
Nel 1938 Mole entrò nella popolarissima orchestra di Paul Whiteman e suonò con loro per due anni fin quando problemi di salute lo costrinsero ad abbandonare. Lasciato Whiteman, suonò occasionalmente con l’orchestra di Benny Goodman. Gli ultimi anni della sua vita furono particolarmente frustranti. Nonostante la creazione di un nuovo trend nel trombone jazz e l’influenza esercitata su molti trombonisti del 1920, gli appassionati di musica cominciarono ad ascoltare un nuovo stile jazz conosciuto come swing.
Ci sarebbero molti altri trombonisti degni di essere menzionati per aver suonato lo stile Dixieland. Molti di loro cominciarono la carriera suonando nel citato festival del Dixieland del 1940 come Freddie Assunto dei Dukes of Dixieland e Turk Murphy. Molti altri sono noti per aver suonato sia nello stile Dixieland che in quello dell’Era dello Swing come Vic Dickenson e J. C. Higginbotham.