All'inizio degli anni '30
il jazz iniziò il suo periodo di maggiore popolarità, quello dello
swing. Lo swing è diverso dal dixieland per molti motivi. La prima
evidente differenza è rappresentata dal numero di musicisti. Dove le
band dixieland erano piccoli combo formati da sei-otto elementi, una
band swing era invece formata da quattro trombe, tre-quattro
tromboni, quattro-cinque sax, piano, basso, batteria e a volte
chitarra. Come per il dixieland l'obiettivo principale era far musica
per ballare. Altra differenza risiede nel modo di rappresentare.
Nello swing la maggior parte dei brani era arrangiata prima della
performance a causa della larga composizione della band mentre un
gruppo dixieland improvvisava molto se non tutto della sua
performance. I trombonisti hanno avuto un ruolo rilevante nelle band
dell'era swing, non solo come solisti ma molti di loro formarono
delle proprie band e costruirono la loro carriera non solo come band
leader ma anche come solisti.
Uno di questi fu Jack
Teagarden. Nato in Texas nel 1905, proveniva da una famiglia di
musicisti e cominciò a suonare il trombone presto, all'età di 10
anni. Dopo aver lavorato in teatri locali per moli anni cominciò a
suonare con il gruppo di Peck Kelly, i Bad Boys, dal 1921 al 1922.
Suonò altri cinque anni in Texas prima di giungere a New York con un
gruppo chiamato Doc Ross Jazz Bandits. La band si sciolse subito non
riuscendo a trovare lavoro ma Teagarden non ebbe difficoltà a
trovarne con i gruppi di Wingy Malone, Willard Robinson, Elizabeth
Brice, Billy Lusting e Tommy Gott. Nel 1928 cominciò a suonare con
Ben Pollack con il quale registrò fino al 1933. Dal 1933 al 1938
lavorò con la popolare orchestra di Paul Whiteman e lo lasciò per
guidare suoi gruppi registrando molto album. Nel 1947 incontrò Louis
Armstrong e “formarono una delle più grandi partnership del jazz”.
Il gruppo registrò dieci album ognuno dei quali segnato dalla grande
partnership fra Armstrong e Teagarden. Lasciò Armstrong nel 1951 per
guidare di nuovo suoi gruppi in tour in Europa nel 1957 e in Asia dal
'58 al '59. Morì nel 1964 di polmonite. Teagarden sviluppò un modo
di suonate tecnico e morbido che sorpassò tutti i trombonisti prima
di lui. Il suo tono era leggero e l'attacco morbido. Si allontanò
dallo stile “tailgate”, con i suoi glissati ed il growl, e ne
sviluppò uno che somigliava molto alla tromba. Possedeva una
fluidità che molti cercarono di imitare ed ebbe una enorme influenza
sui trombonisti che lo seguirono. Tommy Dorsey, che sarebbe diventato
uno dei più popolari trombonisti dell'era dello swing, era così
rispettoso dello stile di Teagarden che rifiutava di suonare un solo
quando Teagarden si trovava nello stesso posto. Teagarden, come molti
suonatori di fiati dell'era dello swing, adottò un vibrato finale
suonato per tutta la durata della nota che eventualmente fermava.
Frequentemente adotava figure ritmiche che alteravano il tempo, un
modo probabilmente imitato da Louis Armstrong. Fu anche il primo
trombonista jazz a suonare dolcemente in un microfono, una tecnica
che fu più tardi adottata anche da Carl Fontana e Bill Watrous. La
sua tecnica nei soli è pulita e l'uso del vibrato è tipico del suo
stile. Oltre ad essere un trombonista di tutto rispetto Teagarden fu
anche un buon cantante. Il suo stile nel canto era simile al solo del
trombone. Forse fu l'unico cantante degno di nota nel jazz durante il
suo periodo.
Un altro trombonista che
suonò sia nello stile degli inizi che nello stile swing fu Jimmy
Harrison. Era autodidatta, nato nel 1900, le sue prime esperienze
furono in duo e trio nelle bande di carnevale, combinazioni insolite
ma che lo aiutarono a sviluppare la tecnica. Lo stile di Harrison era
basato sulla velocità. Suonava passaggi melodici legati nel registro
acuto, quasi come un trombettista; uno studioso del jazz lo descrive
come “molto nello stile di Louis Armstrong”. Si disse che
Harrison fu influenzato da Teagarden e viceversa. I due non solo
suonarono insieme spesso ma furono anche intimi amici. Nel 1923
Harrison si recò a New York in cerca di lavoro. Dopo un periodo di
piccoli lavori nel 1927 fu ingaggiato da Fletcher Henderson nel suo
gruppo, una delle prime big band. Fu licenziato per la sua incapacità
a leggere la musica ma riassunto per la sua abilità nei soli. Oltre
ad essere un eccellente trombonista Harrison fu anche un buon
showman; sviluppo una routine simile al vaudeville che si rifaceva
alle sue performances del carnevale. Sfortunatamente la sua carriera
fu molto breve. Nel 1931, all'età di 30 anni, morì per un cancro
allo stomaco. Nonostante abbia vissuto poco, e con poche incisioni,
Harrison ebbe una notevole influenza sui trombonisti che vennero dopo
di lui. Lo stile di Harrison crebbe nella tradizione nera di New
Orleans. Come Teagarden sviluppò un largo vibrato finale, il suo
suono era penetrante, intenso e stretto. Due trombonisti che furono
direttamente influenzati da Harrison furono Dicky Wells e Benny
Morton, entrambi del gruppo di Fletcher Henderson. Sotto l'influenza
di Teagarden e Harrison i solisti del trombone cominciarono a suonare
sempre meno il glissato e con un approccio sempre più vicino ai
trombettisti.
Dicky Wells, nato nel
1907 e morto nel 1985, si distaccò dall'influenza di Harrison e creò
un suo proprio stile. Fu uno stile da commedia “pieno di sbadigli,
grugniti e improvvise grida di sorpresa”. Wells fu affezionato
all'uso del glissato e del growl durante un periodo della storia del
jazz nel quale i trombonisti cercavano di abbandonare gli effetti
sonori tipici del Dixieland. Il suo suono è stato descritto come
“aspro, caldo e pieno”. Lo stile roboante gli procurò lavoro in
molte importanti band di New York fra le quali quelle di Fletcher
Henderson, Lloyd Scott, Benny Carter e Charlie Johnson. Nel 1938
Wells cominciò un periodo di lavoro di 8 anni con la Count Basie
Orchestra. Lasciò Basie nel 1959 per lavorare con Lucky Millinder e
Sy Oliver. Cominciò il declino dopo aver lasciato Basie soprattutto
a causa dei suoi problemi con l'alcool. Nel 1965 lasciò la musica e
trovò lavori giornalieri a Wall Street. Restò fuori dal mondo
musicale fino al 1973, quando fu pubblicata la sua autobiografia, che
gli consentì di riprendere a suonare lavorando sporadicamente fino
alla sua morte nel 1985.
Benny Morton ricevette la
sua educazione musicale suonando nella banda dell'Orfanotrofio
Jenkin. Le sue prime influenze furono la musica di chiesa e Dope
Andrews, il solista di trombone della Mamie Smith's Band. Il suo
primo ingaggio arrivò nel 1923 con Clarence Holiday. Nel 1926
cominciò a lavorare con Fletcher Henderson e collaborò con Jimmy
Harrison. Oltre a suonare con Henderson passò sei anni con Don
Redman e tre con Count Basie. Nel 1940 lavorò con Teddy Wilson e Ed
Hall mentre dirigeva anche una sua band. Quando non suonava jazz
Morton lavorava come musicista di buca per molti musical di Broadway.
Morì nel 1985. Fu definito da uno storico del jazz “uno dei più
sofisticati trombonisti dell'era dello swing”. Morton fu molto
apprezzato come solista, fu uno dei pochi solisti che utilizzò le
note di passaggio cromatiche, non presenti nella scala diatonica.
Usava uno stile legato, adottò un vibrato finale e fu tecnicamente
molto abile. Le sue frasi erano di solito rade e amava usare
pochissime note per dire molto.
Una delle band più
influenti e di successo nel jazz ha avuto il suo esordio nel corso
della swing era, la Duke Ellington Orchestra. I tre trombonisti che
hanno militato in questo gruppo per la maggior parte della loro
carriera sono stati Lawrence Brown, Juan Tizol e Joe “Tricky Sam”
Nanton. Questi tre trombonisti avevano ciascuno un proprio stile e,
secondo Gunther Schuller, potevano “coprire ogni possibile
approccio stilistico al trombone”, ma rappresentavano anche “una
miscela camaleontica in una singola sonorità”. Suonare nella Band
di Ellington rese Brown, Tizol e Nanton enormemente influenti.
Ciascuno dei loro distinti stili e colori tonali furono utilizzati al
massimo da Ellington.
Lawrence Brown nacque nel
1907 a Kansas City. Iniziò la sua carriera con Charlie Echols e Paul
Howard. Nel 1932 entrò a far parte dell'orchestra di Ellington. La
sua grande competenza tecnica dello strumento, con il suo “tono
cremoso, vibrato e range nevrotici” è stata caratterizzata da
Ellington ogni anno in composizioni come Blue Cellophane e Golden
Cress. Brown lasciò Ellington nel 1951 per unirsi a un gruppo
guidato da un ex-Ellington sideman Johnny Hodges, dove rimase fino al
1955. Dopo aver lasciato Hodges, Brown ha inciso per la CBS in
sessioni per cinque anni. Ritornò con Ellington nel 1960 e rimase
con lui fino al 1970. Morì a Los Angeles il 5 settembre 1988. Brown
ricoprì molti ruoli nell'orchestra, come balladeer, solista e leader
di sezione. Il suo suonare melodico nelle ballads così come il suo
stile veloce ispirò trombonisti come Tommy Dorsey e Bill Harris. Il
trombonista Quentin Jackson ha detto di lui “nessuno ha mai sentito
un trombonista come lui, non ho mai sentito nulla di così veloce.
Non ho mai sentito di un trombonista come lui, non come Lawrence ha
suonato in questi giorni”. Ellington ammirava la capacità di Brown
sui soli ma riservò i suoi migliori complimenti per il modo di
suonare dietro un cantante definendolo un “accompagnatore per
eccellenza”.
Juan Tizol, nato nel
1900, suonava il trombone a pistoni. Originario di Porto Rico, arrivò
negli Stati Uniti per lavorare con Marie Lucas nel 1920. Lasciò
Lucas quando la band perse gli ingaggi regolari e subito trovò posto
nella band di Ellington. Tizol non fu caratterizzato nella band come
gli altri trombonisti ma il suo trombone a pistoni aiutò Ellington a
creare un nuovo suono poiché Tizol era particolarmente abile e a
Ellington piaceva che suonasse insieme ai sax come in Concert for
Cootie. Ellington lo utilizzò anche su passaggi estremamente
difficili, se non impossibili, da suonare sul trombone a coulisse,
come il rapido cambio da SI bemolle a SI naturale. Tizol, tuttavia,
non improvvisava, e i suoi contributi più importanti furono in
sezione oltre che come compositore e arrangiatore. Egli è stato il
compositore di Caravan e Perdido, ambedue grandi successi per
l'orchestra. Nel 1944 lascia la band di Ellington per suonare
brevemente con Woody Herman prima di essere ingaggiato da Harry
James. Dopo sette anni ritornò con Ellington per un breve periodo
nel 1951. Per il resto della sua vita ha lavorato per molt band
leader tra cui Frank Sinatra e Nat “King” Cole. Morì nel 1984 a
Los Angeles.
Joe “Tricky Sam”
Nanton, 1904-1942, è stato forse il più imitato dei trombonisti di
Ellington. Lo stile che Nanton sviluppò diede il nome di “jungle
style” alle prime composizioni di Ellington. Nanton è stato uno
dei primi trombonisti ad utilizzare un normale sturalavandini come
sordina (la plunger), emulando un trombettista chiamato Johnny Dunn.
La sua abilità fu tale da riuscire a imitare i suoni della voce
umana. Mercel Ellington, figlio di Duke e leader della Duke Ellington
Orchestra dopo la morte del padre disse di Nanton: “Tricky ha un
feeling perfetto (con la plunger) e ha potuto utilizzarla per suonare
di tutto”. Molti dei suoni che Nanton è stato in grado di produrre
con la plunger sono ancora un mistero. E' possibile che alcuni
effetti siano stati prodotti parte dalla lingua e posizione della
mascella e parte dalla posizione della sordina. Lo stile armonico,
melodico e ritmico di Nanton era basato sul blues. Molto spesso i
soli erano formati da poche note che suonate con tanto ritmo e
melodia davano un peso notevole alla performance. Il critico jazz
Hugh Panassie disse che Nanton “ha bisogno solo di suonare due o
tre note con la sua inimitabile espressione e ripeterle durante
l'intero chorus da impressionare l'ascoltatore profondamente”.
Nanton iniziò la sua carriera professionale suonando con il pianista
Cliff Jackson nel 1921 e successivamente lavorò con la Earl Frazier
Harmony Five dal 1923 al 1925. Iniziò con Ellington nel 1925 e
rimase con la band fino a che non fu colpito da ictus nel 1945. Dopo
un breve periodo di convalescenza rientrò con Ellington e morì
durante un tour nella West Coast nel 1946. La sua morte fu una
perdita di una delle voci più singolari nell'orchestra di Ellington
e del jazz.
Uno dei trombonisti più
popolari della swing era fu Tommy Dorsey (1905-1956), chiamato il
gentleman sentimentale dello swing. Iniziò la sua carriera con la
Paul Whiteman Orchestra nel 1927. Nel 1934 formò una band con il
fratello Jimmy suonatore di sax, la Dorsey Brothers Orchestra. La
band non durò molto, Tommy aveva un temperamento che portava a
frequenti scontri non solo con il fratello ma anche con molti dei
suoi sidemen. Nel 1935 formò la sua band, la Tommy Dorsey Orchestra.
Per il perfezionismo di Dorsey e il suo desiderio di acquisire i
migliori musicisti nel suo gruppo l'orchestra ebbe un enorme
successo. Molti dei più grandi successi della band inclusero assoli
di orsey come I'm getting sentimental over you, Song of India e
Marie. Molti musicisti di rilievo sono stati allievi della sua
orchestra, fra questi Bud Freeman, Pee Wee Erwin e Frank Sinatra.
Come solista Dorsey rese popolare una serie di ballads suonate nel
registro alto iniziata da Teagarden e Harrison. Anche se le sue idee
non furono creative come la sua influenza, la sua tecnica di
controllo dello strumento lo rese uno dei più popolari trombonisti
della swing era. Uno storico ha detto della sua tecnica “(Dorsey
era) tecnicamente affascinante: ha inventato una abilità nel
registro alto liscio come la seta e che è stato rivoluzionario per
il suo tempo”. Questo approccio tecnico è stato poi ripreso da
trombonisti come Urbie Green e Bill Watrous.
Trummy Young, nato nel
1912 a Washington, è stato un trombonista sottovalutato ma
influente. Cominciò a suonare professionalmente nel 1928 e nel 1933
suonò con Earl Hines, con il quale lavorò per quattro anni. Dal
1938 al 1943 suonò con la Jimmie Lunceford Orchestra e la lasciò
per formare la sua band che si sciolse nel 1947. Nel 1952 iniziò a
suonare con la band di Louis Armstrong dove rimase per tredici anni.
Dopo aver lasciato Armstrong si trasferì alle Hawaii esibendosi
localmente fino alla sua morte per infarto nel 1984. Louis Armstrong
e Jimmy Harrison ebbero molta influenza su di lui. I suoi soli erano
carichi di energia, spesso scambiati per quelli di una tromba dal
momento che possedeva un incredibile registro alto. Le ballads
romantiche suonate da lui spesso rivaleggiarono con quelle di Tommy
Dorsey.
Bill Harris è noto come
una figura di transizione tra lo swing e lo stile del periodo
successivo, il Bebop. Nato nel 1916 Harris è meglio conosciuto come
trombone solista della Woody Herman's Big Band dal 1944 al 1959. E fu
anche co-leader di gruppi con Charlie Ventura e Chubby Jackson. Morì
nel 1973. Sebbene il suo stile avesse l'approccio della swing era, fu
uno dei primissimi trombonisti ad acquisire le tecniche che gli hanno
consentito di suonare sui tempi del Bebop. Sorprendeva costantemente
l'ascoltatore con la sua varietà di stile. Egli amava le
articolazioni tra legato e staccato e suonare prima in modo semplice
e poi più complesso. Il suo vibrato differiva da quello usato dalla
maggior parte dei musicisti dello swing. Harris aveva anche un
irresistibile senso dell'umorismo che mostrò non solo nei soli ma
nel modo di esibirsi. E' molto difficile caratterizzare il suo stile,
suonava ogni solo in maniera diversa a seconda del pezzo e del suo
umore tanto che i suoi soli variavano dal romantico al fiammeggiante.
Poichè la swing era è
stato il periodo più popolare del jazz e la maggior parte delle band
utilizzava da tre a cinque trombonisti, ce ne sono altri importanti e
influenti che meritano di essere menzionati quali Bobby Byrne, J.C.
Higginbotham, Will Bradley, Vic Dickenson, Sandy Williams, Glenn
Miller, Claude Jones e tanti altri.
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